Certamente gli e-mail che si scambiano dipendenti e dirigenti di Stratfor nel 2011 non sono “la verità”, ma spesso sono fonti ben informate, seppure di parte. Stratfor, la più grande agenzia di intelligence privata americana (e mondiale) ha informatori in tutto il mondo. E’ ovvio che leggendo gli e-mail di Stratfor rubati da Wikileaks si debba vagliare sia la “buona fede” della fonte (Stratfor) che l’attendibilità degli informatori. Ma è anche vero che in un puzzle come quello siriano avere fonti di intelligence di qualsivoglia genere può aiutare la comprensione della situazione. Rimanendo, questo è chiaro, sempre mediamente sospettosi. Oggi mi sono applicato a Stratfor al fine di elencare le “presenze” straniere che Stratfor traccia in Siria. Tenendo conto che in un conflitto come quello siriano, così importante dal punto di vista geopolitico, queste presenze sono (purtroppo) quasi scontate. Bene. A dicembre c’erano (secondo la fonte molto probabilmente) forze speciali con missioni di ricognizione americane, britanniche, francesi, giordane, turche (fonte). Ad agosto invece c’erano, in supporto alle forze di al-Asad: Pasdaran iraniani, Hezbollah libanesi, l’Amal libanese (filo-siriano) (fonte). In luglio, secondo la fonte di Stratfor, erano stati uccisi 42 Pasdaran e 27 membri di Hezbollah. La fonte afferma che in […]
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